Friday 22 February 2019

Pascoli la mia sera metaforex


Testo: La Mia Sera, Pascoli di Giovanni Pascoli Testo poesia: Il giorno fu pieno di lampi ma ora verranno le stelle, le tacite stelle. Nei campi c un breve gre gre di ranelle. Le tremule foglie dei pioppi trascorre uma gioia leggiera. Nel giorno, che lampi Che scoppi Che pace, la sera Si devono aprire le stelle nel cielo si tenero e vivo. L, presso le allegre ranelle, singhiozza monotono un rivo. Di tutto quel cupo tumulto, di tutta quellaspra bufera, non resta che un dolce singulto nellumida sera. E, quella infinita tempesta, finita in un rivo canoro. Dei fulmini fragili restano cirri di porpora e doro. O stanco dolore, riposa La nube nel giorno pi nera fu quella che vedo pi rosa nellultima sera. Che voli di rondini intorno che gridi nellaria serena A fama do povero giorno prolunga la garrula cena. La parte. Si piccola, i nidi nel giorno non lebbero intera. N io82308230. E che voli, che gridi, mia limpida sera Don8230don8230e mi dicono, Dormi Mi cantano, Dormi Sussurrano, Dormi Bisbigliano, Dormi l voci di tenebra azzurra8230 Mi sembrano canti di culla, che fanno chio torni comera8230 sentivo mia madre8230 poi nulla8230 sul far della sera. La mia sera di Giovanni Pascoli Giovanni Pascoli, 8220La mia sera8221 Il giorno fu pieno di lampi ma ora verranno le stelle, le tacite stelle. Nei campi c8217 um breve gre gre di ranelle. Le tremule foglie dei pioppi trascorre uma gioia leggiera. Nel giorno, che lampi che scoppi Che pace, la sera Si devono aprire le stelle nel cielo s tenero e vivo. L, presso le allegre ranelle, singhiozza monotono un rivo. Di tutto quel cupo tumulto, di tutta quell8217aspra bufera, non resta che un dolce singulto nell8217umida sera. E8217, quella infinita tempesta, finita in un rivo canoro. Dei fulmini fragili restano cirri di porpora e d8217oro. O stanco dolore, riposa La nube nel giorno pi nera fu quella che vedo pi rosa nell8217ultima sera. Che voli di rondini intorno Che gridi nell8217aria serena A fama do povero giorno prolunga la garrula cena. La parte, s piccola, i nidi nel giorno non l8217ebbero intera. N io 8230 che voli, che gridi, mia limpida sera Don 8230 Don 8230 E mi dicono, Dormi mi cantano, Dormi sussurrano, Dormi bisbigliano, Dormi l, voci di tenebra azzurra 8230 Mi sembrano canti di culla, che fanno ch8217io torni com8217era 8230 Sentivo mia madre 8230 poi nulla 8230 sul far della sera. La poesia. Tratta dai canti di Castelvecchio, composta da 5 strofe, le quali terminano tutte con la parola sera, um loro volta le 5 strofe sono costituite da 8 versi di cui 7 novenari e lultime sono senari. Pascoli immagina una sera di unestate dopo un temporale e parla delle silenziose stelle e i campi, nei quali si sentona o rane, mentre arriva la pace della sera. O que é o que é o melhor, o que é o que é o que você quer dizer, é o que é o que é o que você quer dizer. La furia della tempesta placata. I fulmini lasciano il passo alle nuvole rosse e dorate por i riflessi del sole cadente. Finalmente le rondini intrecciano voli nellaria por soddisfare la voglia di cibo che le assale, prolunga la loro ricerca di cibo che neanche i piccoli non avranno, e neanche lautore ha avuto a sua felicidade, mentre le rondini volano nella limpida sera. Le campane si fanno sentire, un suono che assomiglia ad una ninna-nanna, e fanno ricordare allautore la madre, che gliela cantava prima di addormentarsi, sul finir della sera. Pascoli vuole fare un paragone tra il temporale e o ritmo dola sera, cio paragona il temporale alla vita travagliata (perdita dei cari genitori) e o soro e um momento de tranquilidade da sua vita. Il Poeta cos raggiunge a serenit, risearendo o canto da madre mente culla i figlioletti. Incontrare la mamma, i propri fratellini, significa per il Poeta, appagare una esigenza fortemente sentita. La poesia composta da 5 etapas de uma novenaria e um senário, chemine semper com a rima tematica sera, che rappresenta la parola-chiave della lirica. Le rime sono alternativo. Esquema: ABABCDCd. Eu verso 19 e 34 sono ipermetri. Nella poesia lautore tende ad Umanizzare la natura singhiozza monotono un rivo, trasmettendo sensazioni al lettore. Importante luso di Onomatopee (dolci) vem breve gre gre di ranelleoppure singhiozza monotono un rivoo Don8230Don. E mi dicono dormi Mi cantano Dormi Sussurrano Dormi Bisbigliano Dormi e infine voci di tenebra azzurra ch unonomatopea (voci) unita con sinestesia (linsieme di due sensi vista e udito) ossimoro (tenebra azzurra) e metafora (indicano le voci della morte). Presenti allitterazioni (es. Vv.13-16). Figura 1: retoriche presenti nella poesia sono: metafore (8230 tacite stelle8230), la sineddoche (8230i nidi8230), ossimori (..fulmini fragili8230) e a metonimia (...stanco dolore8230). La poesia del Pascoli svolge lo thesso motivo della Quiete dopo a tempestade do Leopardi, ma, mentre questa terminou com a meditação do poeta sulla natura del piacere che 8220figlio d8217affanno, si prova cio solo quando cessate il dolore. La mia sera del Pascoli, inventa, termina com uma notazione autobiografica, com a rivação, cio, dell8217infanzia e della madre, che cullava dolcemente il poeta: uma conclusão, quindi, tutta individuale e personale. Questa voce stata pubblicata em Poesie mancanti VBH. Contrassegna il permalink.

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